Ancora non riesco a capire questo suo messaggio, dice di non riuscire ad andare avanti, che deve fermarsi che la tensione è troppo forte per lei. Sono preoccupato, ho capito che piangeva mentre lo scriveva
E poi quella frase
“Sai, non ho paura di morire, in fondo tutti dobbiamo farlo”
Ho paura che voglia fare una sciocchezza, per questo sto correndo a casa sua con la moto bruciando tutti i semafori
Eccomi, la porta di casa è chiusa ma so dove tiene le chiavi di emergenza , apro e mi catapulto dentro urlando il suo nome, dove sei, perché non rispondi!!!
La casa è buia e silenziosa, salgo le scale che portano alle camere due a due, il bagno… il bagno è illuminato e sento l’acqua scorrere, la porta socchiusa,
Mi fermo, anche il mio cuore si ferma, ti prego fa che non sia successo nulla!!
Un passo alla volta mi avvicino trattenendo il fiato, ho paura ad aprire la porta ma devo farmi coraggio, magari si sta facendo una doccia per rilassarsi e tutto mi sembrerà solo un tremendo incubo
Spingo la porta e socchiudo gli occhi nella fredda luce dei faretti alogeni, lei è lì, seduta per terra, la schiena appoggiata alla vasca, solo la biancheria intima copre il suo corpo meravigliosamente scolpito nel marmo bianco
Ma non è bianco, due lunghe strisce scarlatte scaturiscono dalle sue braccia abbandonate lungo il corpo e proseguono formando una pozza sotto di lei
. Lei gira piano la testa e sbatte gli occhi velati di lacrime, cerca di parlare, di dirmi qualcosa ma la sua voce l’ha abbandonata come la sua vita la sta abbandonando fuggendo attraverso quei due lunghi tagli sulle braccia
Ho solo la forza di urlare e mi precipito verso di lei cercando di riportare la vita dentro lei, tampono le ferite con la mia maglia e con gli asciugamani del bagno
Non può morire, non deve, non voglio che accada!!!
Gli asciugamani si tingono di rosso, non credevo che quel suo corpo che avevo sempre considerato come minuto e delicato nella sua perfezione potesse contenere così tanto sangue!
Devo fare qualcosa, lei tra le mie braccia sembra così calma, le urlo di reagire , di non chiudere gli occhi, non può abbandonarmi, non deve! Sono io che ho fatto tutto questo, io l’ho abbandonata quando aveva bisogno, non ho capito nulla ma voglio poter rimediare, riparare, cambiare questa situazione, ma per farlo lei deve VIVERE
Pensa, devo trovare la forza anche per lei
Le stringhe delle scarpe, lacci… le tolgo e le lego sopra i due tagli, il sangue sembra rallentare, lei è fredda tra le mie braccia, ma respira, lo sento, lo voglio, deve farlo!
Il telefono, chiamo la croce rossa e urlo di venire presto, subito, lei sta morendo!!! Se muore, muoio anche io, ora lo so, ho capito, io senza lei non sono nulla, non sono neanche vivo….
Lei gira piano la testa, piange piano, anche io sto piangendo, vorrebbe parlare, no, non dire nulla, non c’è bisogno di dire nulla, questa volta non andrò più via, rimarrò con lei perché ora lo so, ora ho capito, io la amo…
Ti prego non portarmela via…
Sirene, porte che sbattono, urla che chiamano e poi due infermieri entrano in bagno, ci vorrebbero dividere ma NO dove va lei vado anche io!
Bende, una sacca di sangue subito, lei è ancora tra le mie braccia, non lascerò che me la portino via, respira, respira, respira ti prego respira!
E lei respira, piano, lenta ma respira e sento il suo cuore battere piano ma battere, un’altra sacca, ora possiamo andare in ospedale, possiamo riprovare, possiamo vivere, possiamo amarci
Lei apre gli occhi e mi guarda, apre le labbra e sussurra una sola parola
Scusa…..
No, niente scusa, sono io che ho sbagliato tutto che non ho saputo riconoscere quello che lei è per me
Una metà del mio cuore, della mia anima del mio corpo
Lei è il mio tutto
La guardo e sussurro
Tu scusami di essere stato un completo idiota, non ti lascerò più se mi vorrai ancora io sarò qui per sempre!