Forse


Alla fine io sono tutto e il contrario di tutto, che non è niente, ma neanche qualcosa, rimbalzo scalza da un muro ad un altro senza sapere mai dove verrò sbattuta dopo e rimbalzo dopo rimbalzo la testa si scolla dal corpo e muore un pochino di più, taglio dopo taglio le braccia si riempiono di tutto quello che non vuole più stare dentro e deve uscire per farmi sapere che forse sono ancora viva, bruciano ogni secondo di più in questa testa malata che non sa più pensare se non a qualcosa che non può avere e la pioggia cade come tante gocce rosse sul pavimento immacolato che ho pulito con le mie lacrime

Forse non sono normale, ma in fondo chi può dire cos’è normale e chi può dire che l’unica normale non sia io?

Sono qui e non so dove sono, sono qui e non vorrei esserci, sono qui e forse sono ancora viva….forse

Genova


01. Una città che non sarà mai una metropoli, per fortuna.
02. Avere mare e monti a distanza di 30 minuti, forse anche meno.
03. Non conoscere il concetto di nebbia.
04. La “focaccia” calda a tutte le ore.
05. Il cielo terso che abbaglia gli occhi nelle giornate ventose.
06. Il silenzio irreale che si gode dalla cima della Lanterna.
07. I colori dell’orizzonte dopo una violenta burrasca.
08. La cucina genovese, che riesce ad essere ricca con quasi niente.
09. “Belìn”, questo nostro intercalare onesto, melodioso e mai volgare.
10. Il mare, ovunque.
11. Il centro storico più grande d’Europa.
12. Il centro storico più grande d’Europa, che non è una bomboniera per turisti distratti, ma un luogo veramente abitato e vissuto.
13. Il centro storico più grande d’Europa con i suoi colori, la sua luce, le sue ombre, i suoi odori (non sempre gradevoli).
14. Il centro storico più grande d’Europa, con un tale miscuglio di stili e architetture …. che gli abusi edilizi passano quasi inosservati !
15. Il centro storico più grande d’Europa, il cui ventre marcio ti emoziona anche quando dovresti incazzarti.
16. I Palazzi dei Rolli, patrimonio dell’Umanità.
17. La medaglia d’oro per la Resistenza.
18. Avere inventato la Repubblica alcuni secoli prima della Rivoluzione Francese.
19. Il Genoa e la Sampdoria.
20. La Sampdoria e il Genoa (par condicio)
21. Avere inventato la Banca …. ma di questa invenzione non so quanto abbiamo da vantarci ….
22. Trentatré chilometri di costa .… che per andare da Voltri a Capolungo devi marcare ferie !
23. Il vento di tramontana che d’estate benedici perché non sopporti la “maccaja”. ( Umidità )
24. Il vento di tramontana che d’inverno maledici perché ti taglia la faccia.
25. Le fessure blu cobalto del cielo tra le case dei “caruggi”. ( I Vicoli )
26. La colazione “alla genovese” con la “fugassa” ( Focaccia ) pucciata nel caffelatte.
27. I contrasti tra quartieri “bene” e quartieri “degradati”.
28. Portare la tua nuova amica a “vedere la città dall’alto”
29. Piazza dell’Amor Perfetto.
30. Sfrecciare sul lungomare con la Vespa.
31. Gli autobus che si inerpicano anche sulle strade più assurde.
32. “Le donne di Genova, che ridono tra i denti” ( Francesco Baccini ).
33. Le donne di Genova, che parlano come “camalli” anche quando hanno l’aspetto da nobildonne …. e troviamo tutto ciò molto attraente !
34. Le donne di Genova, che sembra sempre che ce l’abbiano solo loro
35. Le donne di Genova, che sembra sempre che ce l’abbiano solo loro …. anche quando sei il loro amante / fidanzato / marito da dieci anni ! ;-)))
36. Un gatto che scruta il mondo dalla fessura di una persiana verde.
37. Le pietre del Medioevo fianco a fianco con la Modernità.
38. Poter fare il bagno in mare ad ottobre come se fosse la cosa più normale del mondo.
39. Boccadasse, di giorno e di notte sempre affascinante.
40. Vedere da Via XX il vessillo della città sventolare con orgoglio sulla Torre Grimaldina.
41. Scoprire angoli della città che non hai mai notato per vent’anni anche se sono sempre stati lì, sotto il tuo naso, da sempre.
42. Appisolarsi sulla spiaggia senza nessuno che ti rompa le scatole per sloggiarti.
43. I possenti leoni della cattedrale di San Lorenzo, che non sembrano per nulla cattivi, ed infatti sono diventati i “cavallucci” più amati dai bambini.
44. Il “pesto”, che ci offendiamo se gli altri lo copiano, anche se sappiamo benissimo che oramai lo fanno cani e porci.
45. La vista da Capo Santa Chiara, che vengono le vertigini da tanto che sei a strapiombo sul mare.
46. I chilometri di ringhiere di ghisa che hanno vissuto mille stagioni e sono sempre lì, con quel colore indefinito, con quel colore “un po’ così” .
47. La metropolitana più corta del mondo, che se fossimo in America sarebbe già diventata un’attrazione tipo Disneyland.
48. Il piacere delle birrerie con i tavolacci di legno che hanno visto passare generazioni di ragazzi.
49. Inforcare gli occhiali da sole 365 giorni all’anno (o quasi).
50. L’enorme basilica di Carignano, fatta costruire da una famiglia nobiliare per puro “dispetto” verso i “vicini di casa”.
51. Salire in 10 minuti per “bricchi” ( Montagne attorno a Genova ) e trovarsi fuori dal mondo.
52. Salire in 10 minuti per “bricchi” ( Montagne attorno a Genova ) e trovarsi dentro una calda osteria.
53. I veri genovesi …. Quelli che “una parola è poco, ma due sono già troppe” !
54. I veri genovesi, così “chiusi” e così grandi di cuore.
55. Ammirare dai Magazzini del Cotone l’arco del porto al tramonto.
56. Il mare grigio d’ardesia disteso sotto il Belvedere di Castelletto.
57. I mille locali della “movida”: piccoli, caldi e non troppo rumorosi.
58. Sentire i nostri vecchi parlare in dialetto e riuscire a capire quello che dicono (più o meno).
59. Portare in giro per il mondo il nostro animo sinceramente “antipatico”.
60. Archivolti, antri, colonne, cancelli …. Una città rompicapo, sempre uguale e sempre diversa.
61. I circoli della “pétanque” ( Boccie ) a Sampierdarena, nemmeno fossimo in Provenza !
62. Tirare fuori il cappotto dall’armadio solo poche settimane all’anno.
63. Centomila muri scrostati dal tempo.
64. Gli slip e i reggiseni stesi sulle facciate delle case, che ti chiedi con curiosità di chi saranno ….
65. L’aperitivo delle 19, che non è stato inventato a Genova, ma ci piace credere che sia così.
66. L’aperitivo delle 19 d’estate, con la brezza che ti asciuga il sudore di una giornata in spiaggia …. e sei sempre a 10 minuti da casa ….
67. Il selciato e le mura delle “creuze”, immutate nei secoli dei secoli, mentre oggi le case nuove vanno in malora dopo pochi anni.
68. Le strambe declamazioni di Melina Riccio che puoi leggere anche sui cassonetti della rumenta.( Spazzatura )
69. Prendere in giro i “padani” per le code che si devono sorbire in autostrada per raggiungerci.
70. La Notte Bianca, dove bisogna farsi largo tra la folla col “machete”.
71. La presenza e il ricordo di De André in ogni angolo della città vecchia.
72. Il “pandolce” …. che non è mica fatto d’aria come quella roba da milanesi !
73. La spruzzata di neve a gennaio che paralizza la città e fa subito chiudere le scuole di ogni ordine e grado nemmeno vivessimo al Polo Nord.
74. Il “mugugno”, ( Lamentarsi ) che almeno questo non costa nulla.
75. Il “mugugno”, ( Lamentarsi ) che è diventato il nostro sport preferito
76. Il misto “torte di verdura” servito in trattoria.
77. La collana di perle delle nostre “brave ragazze”, che poi è la stessa delle loro madri, delle madri delle loro madri, ecc. ecc.
78. Gli spazi sprecati nel bel mezzo della città, che ti chiedi sconcertato come sia possibile.
79. La “farinata” …. semplicemente geniale !
80. La Sopraelevata, che in effetti bruttina lo è, ma se non ci fosse la città rimarrebbe spezzata in due.
81. La Sopraelevata, che in effetti bruttina lo è …. ma che vista ragazzi !
82. Il cartello arrugginito “città denuclearizzata” che ti accoglie quando torni a casa dalle Riviere.
83. Prendere la granita a Castelletto, anche quando non fa caldo.
84. Indicare educatamente ad un turista la strada per uscire sano e salvo dai caruggi.
85. Far capire ad un turista che non esiste solo l’Acquario (impresa molto più difficile).
86. Riuscire a perdersi nei vicoli …. nemmeno fossimo noi i turisti !
87. “Genova è un’idea come un’altra” (Paolo Conte)
88. Le nostre brutture … che solo noi genovesi abbiamo il diritto di parlarne male !!!
89. La coloratissima “urban art” di Piazzetta Faralli.
90. La storica funivia a cremagliera di Granarolo.
91. La musica ovattata che sale dai locali e dai baretti incastrati in mezzo agli scogli.
92. I concerti “casalinghi” dei Meganoidi Emoticon smile
93. Ammirare la città dall’alto quando si torna a casa con l’aereo.
94. I colori, i suoni, il caos del vecchio Mercato Orientale.
95. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno e mugugnare che “fa freddo”.
96. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno, arrivare a 20 gradi a mezzogiorno, e mugugnare che “fa caldo”.
97. Leggere 10 gradi sul termometro nelle mattine d’inverno, arrivare a 20 gradi a mezzogiorno …. e ti vien voglia di fare qualsiasi altra cosa tranne che lavorare !
98. “Che Genova non è mai una cosa sola. Ma sempre due cose assieme, o tre, o quattro. Sempre, in ogni suo luogo, circostanza e anima” (Maurizio Maggiani)
99. Genova, che non ammette mezze misure: o si odia, o si ama.
100. Trovarsi in qualunque punto di Genova e pensare che viviamo nella città più bella del Mondo, anche quando per mille motivi ci fa “arraggià” ( Arrabbiare )(Cit. Scon.)

E io lo so, che tu non puoi capire, ma quando leggo queste cose, a me mi vien da piangere.

E io lo so, che tu non ci sei stata, e molti di sti posti non sai neanche cosa sono

E io lo so, che tu sei come me, e se ci fossi nata, piangeresti pure te

E noi che della Superba siam figli e figlie, questa nostra città la odiamo eppur la amiamo.

E per quel nostro ponte, crollato un dì d’estate, per le persone morte noi lo ricostruiremo.

DNA


Fatta della stessa materia dei sogni
Definita dai miei incubi
Racchiusa nei muri della mia solitudine
Individuo nella moltitudine di facce sconosciute
Sempre alla ricerca di qualcuno che non c’è più 
Come le onde mi infrango sulla riva di una spiaggia desolata e come le onde mi ritiro nel mare dell’oblio chimicamente indotto
Salvarmi non è nel mio fato, distruggermi è nel mio DNA…

Delusioni


La delusione… sapete cosa significa? È quando ti aspetti che una determinata cosa accada o che una persona faccia o dica qualcosa, e quando questo non accade ti senti come se ti avessero preso a calci nella pancia…

Come ci si difende dalle delusioni? Non aspettandosi più nulla dalle persone a cui tieni e che credevi tenessero a te, a loro non interessa nulla in realtà di come stai e di come ti senti, quindi impara a non aspettarti nulla perché nulla avrai, dimenticati di tutti perché intanto tu non sei nei loro pensieri e non sperare di ritornarci, crederlo ti fa solo stare peggio

Così almeno non sarai sempre delusa, tanto non importa a nessuno, impara a non farlo importare neanche a te