Muoversi è una fatica, mi sento pesante, chiusa nel guscio della mia nostalgia, nelle parole non dette, nei pensieri nascosti, nei baci non dati.
Le mani bruciano al ricordo del calore della tua pelle, bruciano nel freddo dell’aria delle sensazioni che non proveranno più, mani fatte per carezzare il tuo viso, per cogliere ogni brivido.
I miei occhi stanchi non vedono più che ombre, ombre di ciò che una volta eravamo e di ciò che avremmo potuto essere insieme io e te. Occhi che piangono lacrime gelate che scendendo lasciano scie ghiacciate sul mio viso.
Voltarsi indietro e accorgersi che la mia vita è fatta solo di tracce nella neve